Artista italiano residente in Francia. Si è formato nell’atelier del pittore Manlio Sarra, Maestro di cui ha condiviso l’amore per il colore, per il valore delle proprie radici e per le linee mai troppo definite.
Impressionista concettuale, nelle sue tele la figurazione è utilizzata per interpellare l’animo dello spettatore e spingerlo a riflettere su dei significati che vanno al di là di quello che l’occhio percepisce e che costituiscono in realtà la vera ragion d’essere delle sue opere.
A volte ricorre anche al linguaggio astratto, perché per lui il linguaggio deve essere funzionale al concetto da esprimere; per questo si ritiene libero dagli schemi e da qualsiasi tipo di etichettatura che tende a catalogare gli artisti per il linguaggio utilizzato e non per quello che hanno da dire.
Ha già esposto in Italia, Francia, Lussemburgo, Spagna, Bulgaria, Tunisia, Marocco, Russia e Stati Uniti ed ha ottenuto numerosi riconoscimenti sia in Italia che all’Estero.
Di lui hanno scritto critici del calibro di Eraldo di Vita, Pasquale Solano e Raffaele De Salvatore. La rivista “EuroArte” pubblica regolarmente le sue opere e di lui si sono occupate anche la rivista Franco-Lussemburghese “PassaParola” e la rivista Canadese “EMQ”.
BRACCIA FORTI – olio su tela – 40×60 cm – 2020
Il mondo esplode in un trionfo di machismo, fondamentalismo, fanatismo, misoginia e nuovo oscurantismo.
Donne sempre più prigioniere di padri, mariti, costumi, tradizioni. Donne private della dignità, del diritto alla sessualità, della libertà. Picchiate, legate, recluse, celate, tradite, uccise. Eppure, donne forti! Donne che, per quanto lasciate sole a battersi, non cedono e continuano intrepide a lottare.
PIETÀ – olio su tela – 60×60 cm – 2019
Riflessione sul senso della pietà, sul suo valore intrinseco e sulla sua universalità (o meno). Una pietà vittima essa stessa dell’interesse, dell’opportunismo, dell’egoismo.
In un mondo scintillante di luci, lei è messa da un lato, in una penombra che si preannuncia come l’anticamera dell’oblio.