Marinella Pompeo

Marinella (Maria) Pompeo, nasce a Mondragone (CE) il 07/01/1973 ed ivi lavora.

Pittrice figurativa, introspettiva e visionaria, predilige l’espressività del ritratto e del corpo femminile. Nelle sue opere la donna è intesa come infinito, peccato, abbandono, inquietudine e riflessione. Una miscellanea tra l’autobiografico e la raffigurazione di ciò che i suoi occhi vedono e i suoi sensi percepiscono.

Le sue opere sono presenti in molte collezioni pubbliche e private dislocate sul territorio nazionale. Nel corso della sua vita artistica ha preso parte ad innumerevoli manifestazioni artistiche, riscuotendo sempre grandi consensi.

Tra le più recenti esposizioni ricordiamo “La terra dei fuochi” al Belvedere di S. Leucio (CE) nel 2014, “Alpini storie di guerra, storie di pace” nella Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo a Brescia nel 2015, “Summer Art – Artebottega” a Roma nel 2015, “International Calabria Art Festival” a Roccella Jonica (RC) nel 2016, “Premio Venere Sinuessana, eccellenza nel campo artistico” a Mondragone (CE) nel 2019.

Ha ricevuto diversi riconoscimenti come il 1° posto al Concorso “All’ombra del Vesuvio”, ideato dalla Fondazione Sorrento nel 2020, e il Premio speciale Avis Catanzaro “Attraverso gli occhi dell’Arte… un gesto d’amore” nel 2021.


STASI  – olio su cartone telato – 69×69 cm – 2020

La pandemia da Covid-19 è stata un’esperienza che ha portato un periodo molto lungo di ristagno emozionale. Il confinamento, la paura, l’angoscia hanno nascosto l’artista in un piccolo spazio protetto, dal quale fuoriusciva labilmente una parte consapevole di sé stessa. Marinella è stata alla ricerca della bellezza che non trovava. Ha accettato la stasi attendendo il lento fluire.

STASI  2 – olio su cartone telato – 69×69 cm – 2020

L’artista andava in cerca di quiete interiore, mentre le notizie più contrastanti si avvicendavano fuori dal suo spazio sicuro. Tentava di appagare la confusa voglia di vivere, annegando tra i lussi della sua mente.

STASI  3 – olio su cartone telato – 30×40 cm – 2021

In quel nido nero tentava di portare stracci colorati, per avvolgersi in essi e nascondere la testa sotto come fanno i bambini terrorizzati. C’era tanta gente fuori e dentro di lei, eppure si sentiva svuotata dalle sue angosce. I muscoli erano spesso contratti, il sangue pulsava e un senso di ingiustificata stanchezza si faceva beffa di lei.

Altre Opere

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