Nasce il 14 settembre 1953, a Napoli, da una famiglia di operai. A soli 19 anni si diploma come Fashion Designer in Arte e Storia del Costume. Dopo aver mostrato le sue doti creative, tre anni dopo, viene assunto dall’azienda Julien Mattion come fashion designer. Con grande personalità, artistica e creativa, si introduce nel settore sposa lavorando con ERVE’ MARIAGE a Parigi .
Dopo un lungo percorso, lascia il campo di designer e si dedica alla pittura prendendo parte a molte rassegne pittoriche come quelle alla Galleria la Pigna a Roma, alla Galleria Liberty a Angera, alla Galleria Maccagnani a Lecce, a Palazzo Venezia a Napoli, a Castel Dell’Ovo a Napoli, ottenendo sempre ottimi risultati.
Nel 2015 vince il primo premio a Narmi come Pittore Espressionista con l’opera “La bambina con la gallina”. Negli ultimi anni viene assunto come docente per il progetto (RI_VIVO – RI_USO) nelle Scuole di Secondo Grado per i ragazzi di terza media.
IL GIOCOLIERE – olio su tela – 50×60 cm – 2020/2021
Dipinge questo quadro in piena pandemia.
L’artista vede nel giocoliere una parte integrante della nostra personalità. Una personalità che bisogna tenere sotto controllo, attraverso le nostre azioni e i nostri pensieri, per evitare di cadere in ridicolo.
Il giocoliere indossa la maschera di un clown perché finge di essere allegro. Lo fa per nascondere l’inquietudine che ha dentro e il dolore profondo di questo triste periodo. L’unico che sta al gioco è il suo cane, ignaro della sua situazione.
IL PALLONCINO NERO – olio su tela – 50×70 cm – 2020/2021
Il palloncino sarà anche il simbolo dell’infanzia, della leggerezza dello spirito, dei sogni e dei sognatori, di chi ama viaggiare fisicamente o col pensiero, di chi ha un animo allegro. Ma perché nero? Ad ognuno il suo perché.