Pittore, scultore, ideatore di schizzi e bozzetti, vignettista, ha manifestato da sempre una grande versatilità e spiccate doti nel campo artistico, passando dalla pittura figurativa al disegno, dalla grafica acquerellata alle vignette e alle caricature.
Poi la scultura: gessi, terracotta, tufo e bronzo. Allievo del Maestro G. De Vincenzo, insigne esponente della scultura partenopea contemporanea, Mastroberti deve in parte a lui la scelta della scultura come espressione di privilegio nel proprio panorama artistico ed emozionale.
Attualmente, infatti, si dedica soprattutto alla scultura proseguendo nella ricerca di forme e di materiali. Alcune sue opere sono state acquisite e quindi esposte in musei: il MUSMA di Matera, la Pinacoteca di Arte Contemporanea di Bernalda /Metaponto (MT), il museo di Pulcinella Acerra (NA). Ballerine, donne, cavalli, Pulcinella, costituiscono il repertorio preferito dall’artista. Mastroberti ama solo abbozzare le sue filiformi creazioni che ci restituiscono da un lato la sensazione visiva impressionista, dall’altro lo slancio dinamico futurista. Il suo profondo sentire, la sua grande spiritualità si ascoltano nel pathos di alcune figure che spesso presentano tratti espressionisti, mentre il “non finito” di alcune sue opere evidenziano la materia che prevale sulla figura.
Lo scultore è autore di diverse opere pubbliche tra cui il LOGO dell’Ospedale di Salerno, il Monumento “La vittoria alata” e la fontana monumentale di “Bacco e Arianna” a Sant’Angelo le Fratte (PZ), il ritratto in bronzo di Totò a Ravello (SA).
ORFEO E EURIDICE – bronzo a cera persa – 16x65x11 cm – 1999
Rappresentazione del mito di Orfeo. L’artista coglie il momento in cui Orfeo, incredulo, salendo dagli Inferi, non riesce a superare la tentazione di guardare la sua sposa e si gira per assicurarsi che lo segua. Lo scultore rappresenta l’attimo di disperazione in cui Orfeo si gira e perde Euridice per sempre.